Un anno di attività

Grazie ai dati avuti dalla Sezione di Vicenza ed in modo particolare un grazie a Roberto Toffoletto, riportiamo qui a seguire la sintesi del convegno sulla Protezione Civile.

Sabato 20 Febbraio 2010 presso il centro congressi – Associazione Artigiani Vicenza- nella sala Fondatori, si è svolto il convegno sull’attività del 2009 della Sezione di Vicenza dell’ Associazione Nazionale Alpini che voleva anche essere l’occasione per dare un ulteriore impulso allo sviluppo di quello che nel Veneto si definisce come Sistema di Protezione Civile.
Il 2009 ha rappresentato un punto di partenza e non un punto di arrivo.
“Complice” l’emergenza che ha colpito l’Abruzzo, abbiamo potuto concretizzare una nuova consapevolezza delle nostre capacità.
Si sono scoperte professionalità e capacità organizzative laddove non si conoscevano, arricchendo così il nostro bagaglio di esperienze.
Per chi ancora non ne fosse a conoscenza l’Unità di Protezione Civile A.N.A. della Sezione di Vicenza, inquadrata nel più ampio sistema di Protezione Civile che raggruppa a livello nazionale i volontari di Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini, è formata da 15 squadre dislocate su gran parte del territorio della Provincia e convenzionate con più di quaranta comuni.
A queste vanno aggiunte le squadre specialistiche Sezionali e più precisamente:
Sanitaria composta da medici specialisti, infermieri, soccorritori e logistici. La squadra è attrezzata con un Posto Medico Avanzato di terzo livello, un’ unità mobile di rianimazione, un’ ambulanza fuoristrada, un Defender passo lungo ed un veicolo fuoristrada VM 90 che consentono di operare in qualsiasi situazione ambientale.
Cinofila: composta da unità cinofile addestrate per ricerche in superficie e macerie più i logistici. Il grado di preparazione raggiunto ha fatto sì che componenti della squadra siano stati chiamati a far parte dello staff tecnico che organizzerà nel 2010 i campionati mondiali per team di ricerca che si svolgeranno in Val Seriana ( Bergamo)
Trasmissioni: composta da unità preparate ed attrezzata con centro radio mobile in grado di comunicare con tutta Europa ed oltre ed in possesso delle autorizzazioni che le consentono di utilizzare qualsiasi tipo di apparato radio oltre alle due frequenze riservate all’Associazione Nazionale Alpini.
Rocciatori: composta da persone provenienti da varie squadre è in grado di effettuare lavori in ambienti disagiati o pericolosi o di far lavorare in sicurezza volontari delle squadre multiruolo.
A.I.B.(Anti incendio boschivo) è composta da due squadre integrate nelle squadre Val Liona e Val Chiampo che lavorano alle dirette dipendenze del Servizio Forestale Regionale con due moduli antincendio.
Logistica: Si occupa principalmente della gestione del magazzino di Protezione Civile Sezionale e del III° Raggruppamento di Protezione Civile dell’ Associazione Nazionale Alpini che comprende Veneto Trentino A.A e Friuli

Complessivamente la Sezione di Vicenza può contare su circa 500 volontari

E dopo la premessa veniamo all’illustrazione delle nostre attività:
Dopo aver concluso il 2008 con l’emergenza idrogeologica nel basso vicentino ed a Vicenza città, abbiamo iniziato l’anno con l’emergenza neve a Milano.
Alle dirette dipendenze della Regione Veneto abbiamo operato in supporto al personale della città di Milano per lo sgombero dalla neve dai marciapiedi, passaggi pedonali e rampe di accesso ai parcheggi sotterranei.
L’intervento durato dal 07/01 al 08/01 ha visto l’utilizzo di 26 volontari.


Tra un’emergenza e l’altra siamo riusciti ad organizzare un corso per addetti antincendio, peraltro ben riuscito.
Il corso si è sviluppato in varie lezioni svoltesi presso la sede del Foro Boario e si è concluso con un esame teorico-pratico presso il comando dei Vigili del Fuoco di Vicenza.
Ed un altro corso è in preparazione; riguarderà la squadra Sanitaria e sarà tenuto da docenti dell’ULS 4 nell’ottica di un costante aggiornamento e qualificazione dei volontari sulle più moderne tecniche di soccorso.


Passiamo ora all’emergenza neve in Val Zoldana.
Anche qui siamo intervenuti sotto la direzione della Regione Veneto. Le abbondanti nevicate del periodo avevano causato dei notevoli accumuli di neve sui tetti che in alcuni casi raggiungevano anche i due metri. Il comando delle operazioni è stato affidato, nelle aree a noi assegnate, alla neonata squadra Rocciatori che ha effettuato gli interventi più rischiosi e provveduto a mettere in sicurezza i volontari delle squadre multiruolo che li supportavano. Le temperature oscillavano intorno ai 15 gradi sotto zero ed in taluni casi si è dovuto ricorrere alle motoseghe per poter intaccare la superficie del manto nevoso gelato. L’intervento è stato effettuato dal 15 al 17 febbraio e sono stati impiegati 21 volontari.


E veniamo alla tragedia che ha colpito l’Abruzzo che ci ha visto impegnati in maniera pressoché continuativa per ben nove mesi.
Mai un’emergenza era durata così a lungo.
Tutto è cominciato con la nostra attivazione da parte del III° Raggruppamento a sua volta attivato dal Dipartimento di Protezione Civile.
In poche ore 86 volontari della Sezione erano pronti a partire attrezzati per affrontare ogni tipo di emergenza. Dalla assistenza logistica agli sfollati con le squadre multiruolo, la squadra trasmissioni per le comunicazioni radio e all’ assistenza sanitaria tramite la nostra squadra sanitaria purtroppo, all’ultimo momento, trattenuta da ordini superiori ma pronta a partire con la propria struttura
Alla fine dalla Sezione di Vicenza siamo partiti in 68; come componenti della colonna ANA che comprendeva tutte le Sezioni del Veneto.
Dopo un viaggio lungo e costellato da soste in attesa di disposizioni inerenti le strade da percorrere e della definizione dei luoghi di destinazione, siamo arrivati, o meglio, ci hanno fatto arrivare a San Demetrio ne’ Vestini.
Tralasciamo impressioni su quello che abbiamo trovato una volta giunti sul posto credo ne abbiano parlato in maniera esauriente e dettagliata i giornali e le tv.
Veniamo quindi ai fatti:
con rapidità, nonostante il viaggio ed il fatto che erano le tre di notte, abbiamo iniziato, assieme ai volontari delle altre sezioni del veneto e tra una scossa e l’altra, ad allestire il campo per 850 sfollati con i vari materiali che via via arrivavano dai depositi del Dipartimento di Protezione Civile concedendoci qualche ora di riposo soltanto dopo 45 ore.
Ma alla fine siamo riusciti a montare proprio un bel campo……
Dal 18 aprile siamo poi stati spostati da San Demetrio a Sassa Scalo lasciando la gestione del campo di San Demetrio agli alpini del Friuli.
A Sassa siamo rimasti sino alla fine alternandoci con le altre Sezioni del Veneto ed instaurando con i residenti un vero e proprio rapporto di amicizia che tuttora dura.
Durante la conduzione di questo campo, composto dal principale più 8 satelliti sparsi tra le colline circostanti, siamo arrivati, nei momenti di maggiore criticità, ad assistere oltre 1700 sfollati con 3 pasti caldi al giorno.
Lì siamo rimasti sino alla sua chiusura avvenuta il 31 ottobre. Naturalmente nel frattempo abbiamo avuto modo di tornare più volte a San Demetrio, coprire un turno come guardia al campo nel campo di Piazza d’Armi, fornire alcuni turni al coordinamento dei vari campi gestiti dall’ANA in Abruzzo, fornire qualche turno di volontari al COM 4 di Pianola dove un nostro iscritto si è guadagnato, è il caso di dire, sul campo l’incarico di capo campo rientrando a casa soltanto il giorno di Natale dopo aver sommato ben 125 giorni di presenza in Abruzzo. Terminato il vero e proprio intervento siamo stati chiamati anche ad operare presso il deposito del Dipartimento di Protezione Civile di Avezzano.
E sempre nel frattempo i volontari rimasti a casa o che smontavano dai vari turni in Abruzzo mantenevano fede a tutti quegli accordi sanciti dalle convenzioni stipulate con le varie Amministrazioni locali. Abbiamo trovato anche il tempo di prestare aiuto alla popolazione di Riese PioX colpita dalla tromba d’aria
L’emergenza Abruzzo ha visto impegnati:
-240 volontari della Sezione di Vicenza
-Abbiamo contribuito con ben 3160 giornate lavorative
-44.240 ore di lavoro per un apporto all’intervento stimato in 1.106.000 euro a fronte di un costo sostenuto dalle squadre di circa 17.000,00 €.
Un bilancio più che positivo dunque che ci incoraggia a proseguire nel nostro operato al servizio delle istituzioni e dell’Italia tutta.
Nelle foto dell’articolo abbiamo evidenziato i dati precedentemente esposti.

Un ringraziamento particolare va a quelle Aziende, a quei privati cittadini, a quelle Pubbliche Amministrazioni che hanno creduto in noi affidandoci attrezzature affinché fossero utilizzate per alleviare i disagi delle popolazioni colpite dal sisma o somme di denaro, anche importanti, da dedicare alla ricostruzione.

Nella sezione VIDEO del sito è disponibile un filmato.

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